Il primo passo sebbene arcaico e grezzo fu quello di Zhang Heng e del suo strumento mistico (vedi step #9 e #18). Il primo vero sismografo fu messo a punto da Andrea Bina, padre benedettino dell’abazia benedettina di S. Pietro a Perugia (1751). Si tratta di un sismografo a pendolo dal funzionamento è molto semplice. Col passare degli anni i sismografi a pendolo sono poi stati sostituiti da sismografi analogici basati sul principio di funzionamento di un oscillatore semplice. Un altro passo avanti nel processo evolutivo dei sismografi è stato compiuto grazie al fisico Luigi Palmieri. A lui viene attribuita l’invenzione del primo sismografo elettromagnetico risalente al 1856. Il funzionamento è simile a quello del sismografo analogico. I sismografi elettromagnetici si sono poi evoluti col l’avvento dei computer che permettono di registrare i dati in forma digitale.
la figura mostra il più antico brevetto (12/06/1912) presente negli archivi del sito Espacenet (https://worldwide.espacenet.com/patent/search/family/003163229/publication/US1095022A?q=seismograph) e mostra l'anatomia dell'oggetto con le metrature corrispottive.
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